by Diego Barucco

  The Brightest Planetary Nebulae - Observing Atlas
Maggio 2012
 

Capita sempre più raramente di valutare e contemplare un osservazione visuale, specialmente se questa è accompagnata da un eloquente disegno. L’uso ormai estremamente diffuso della camere CCD digitali offre un’importante estensione del lavoro di indagine o per diletto o per lavori più scientifici, ciononostante il rischio di un divario eccessivo tra il nostro occhio e il cielo attraverso un telescopio è sempre più presente.
Impugnare una matita e un foglio di carta e mettersi all’oculare per descrivere e disegnare oggetti celesti richiama quei tempi pioneristici prima dell’avvento della ripresa fotografica e permette di instaurare un profondo feeling con il cielo e l’astronomia. L’abbandono degli automatismi e dell’universo digitale rende l’esperienza astronomica ben più profonda e in un certo senso regala l’emozione di sentirsi un tutt’uno con l’universo che ci circonda.

Il recente lavoro di Massimo Zecchin, un personale catalogo di osservazioni di brillanti nebulose planetarie con piccoli telescopi, è la dimostrazione di come l’esperienza osservativa diretta e la descrizione di ciò che l’occhio percepisce, può assumere un grande valore sia personale, sia per la comunità. Realizzare un lavoro del genere necessita tanta passione e tanto interesse, ingredienti che gli astrofili conoscono molto bene poiché senza di essi la stessa pratica astronomica anche ai livelli più semplici è impossibile; l’autore, armato di un rifrattore da 120mm ma anche di un vecchio e glorioso Tanzutsu da 114mm, esplora l’universo delle nebulose planetarie appartenenti in prevalenza al catalogo NGC.

L’osservazione visuale e quindi la scheda compilata se tenuta nel cassetto serve a poco ma condivisa con la comunità ha la facoltà di dimostrare che anche con piccoli strumenti è possibile osservare ed indagare questi oggetti descrivendone le differenze e le particolarità. L’autore si è cimentato con passione realizzando ben 35 osservazioni, strutturate in eleganti schede di facile consultazione e corredate persino di una mappa celeste in modo da fornire ad altri aspiranti osservatori un immediato riferimento da sfruttare come elemento di partenza per le proprie esplorazioni visuali.
Uno degli aspetti più meritori è stata la particolare cura con la quale Massimo Zecchin ha voluto rendere realistici i propri disegni, attraverso una riproduzione precisa della percezione all’oculare, soprattutto nelle intensità delle deboli sfumature rispetto al fondo cielo. Tale realismo lo si percepisce soprattutto nella versione Black del volume.

Il volume è fornito gratuitamente appunto per sottolineare il piacere di condividere le proprie osservazioni con altri osservatori muniti magari di piccoli telescopi, i quali sono sempre alla ricerca di oggetti interessanti e particolari. Un guida semplice ma efficace che non può mancare nelle biblioteche digitali di astrofili e appassionati osservatori del cielo.
Sono disponibili due versioni White e Black: la prima per chi desidera stamparlo, la seconda per la consultazione a monitor o in un tablet, magari durante una sessione osservativa.

 
     
Versione Black (.pdf 10,2 Mb)
 
Versione White (.pdf 9,20 Mb)

 




Ultimo aggiornamento: Domenica, Maggio 27, 2012 0:46 AM

 

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